Roberto Gulino, giovane barman e imprenditore calabrese, dallo scorso anno ha aperto con un amico a via Misasi, via centrale di Cosenza, il locale La Bodega. Un luogo che sorprende per la miscelazione ricercata e lo spiccato senso dell’ospitalità.
Cosenza – Se ne sono accorti i ragazzi di BlueBlazer, che hanno inserito il locale nell’app gratuita Guida ai migliori cocktail bar d’Italia, scaricabile per Ios e Android dal link www.blueblazer.it/app – Enopress ha intervistato il barman in esclusiva.
Roberto, il vostro La Bodega ha stravolto il modo di bere in citta, in che modo e come si riesce a ‘mantenere’ alta la qualità anche dopo una prima fase di lancio?
Quando abbiamo deciso di aprire La Bodega il nostro primo pensiero è stato quello di aprire un posto dove la qualità sia del beverage ma anche del food fosse stata molto alta, anche se poi per noi la qualità non riguarda solo il bere ma anche tutte le attenzioni che si possono dare al cliente e mi riferisco all’accoglienza, al sorriso, al far sentire il cliente a casa sua…e siamo convinti che per mantenere alta la qualità basta un po’ di passione per il proprio lavoro.
L’app Guida ai migliori Cocktail bar d’Italia di BlueBlazer parla di te come di un ‘pionere’ della mixology in Calabria e non solo, ci racconti perchè e quale la tua formazione? Ci racconti la tua storia personale?
Ho iniziato come cameriere in un ristorante ma il mondo del bar mi aveva sempre affascinato. Dopo circa un anno ho iniziato a lavorare come barman in un Pub a Cosenza, il Beat, e contemporaneamente ho iniziato a seguire i corsi dell’Aibes perché credevo in questo lavoro e volevo avere una formazione valida. Sono stato sempre convinto che per fare questo lavoro bisogna essere preparati in ogni suo aspetto e ho frequentato poi altri corsi di miscelazione e master, corsi di caffetteria e dal 2012 sono anche un sommelier.
Nei tuoi cocktail utilizzi prodotti locali? Se si quali e come? Ci ‘regali’ la ricetta di un tuo cocktail ‘calabrese’?
La Calabria è una regione che per i suoi prodotti può dare veramente tanto, basti pensare al bergamotto, al cedro, al peperoncino, alla liquirizia e provare a valorizzare i prodotti della propria terra credo sia la cosa più giusta e bella da fare. Una mia ricetta si chiama “ Sud” ed è una rivisitazione del Tommy’s Margarita. Gli ingredienti sono: succo di lime fresco (lime coltivati a Corigliano Calabro), Nettare di Agave, Marmellata di Peperoncino Frajotta, Liquore al Cedro Vecchio Magazzino Doganale e Tequila Ocho Blanco.
Quale il tuo cocktail preferito e perchè?
Mi piacciono i drink semplici e il mio preferito è proprio il Tommy’s Margarita perché mi piace il Tequila.
Come vedi cambiato il mondo della mixology negli ultimi anni e come è cambiato il consumatore? Lo trovi più colto e preparato? Da cosa deriva questa tendenza a cercare sempre più la qualità di materie prime anche nel mondo della miscelazione?
Il mondo della mixology in questi anni è cambiato ed è migliorato molto sia dal lato dei consumatori che sono molto più curiosi e disposti a spendere solo se c’è qualità e sia dal lato nostro come operatori di settore, rispetto a qualche anno fa ci sono molti più corsi di miscelazione e giornate educative come ad es il Gin Day, c’è la possibilità di acquistare libri anche su internet e quindi trovare informazioni che prima erano difficili da avere, oggi si riescono anche a trovare con facilità prodotti che prima era quasi impossibile avere come ad es la frutta esotica.
Qual’è, secondo te, un cocktail che andrebbe valorizzato e che invece è andato nel dimenticatoio delle drink list italiane?
Un cocktail che per me è stato un po’ messo da parte è il Rusty Nail (Scotch Whisky e Drambuie) e forse è dovuto al fatto che oggi si beve molta Vodka.
La guida di BlueBlazer (www.blueblazer.it/app) sottolinea quanto il vostro locale, seppur piccolo di dimensioni, sia alquanto ospitale e caloroso, qual’è la ricetta dell’ospitalità?
Cerchiamo sempre di accogliere il cliente con sorriso, e di lasciare i nostri problemi fuori dalla porta. Per noi chi entra in un locale non ci va solo per bere qualcosa ma anche per staccare un po’ dai problemi e dalle difficoltà quotidiane e farsi trovare sempre con sorriso credo sia il modo migliore per accogliere una persona.
Fonte: https://www.enopress.it/it/temi-del-giorno-ita/180-italiano/almanacco-del-bere/30153-le-ricette-di-roberto-gulino-barman-de-la-bodega-a-cosenza.html